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LA CENSURA IN OCCIDENTE La
censura adottata sui cartoni
giapponesi è il risultato
dell'incontro tra la mentalità
giapponese con il mondo
occidentale, cioè europeo e
americano.
In
Europa gli oppositori
dell'animazione giapponese ritengono
che "tutti i manga sono
violenti" e che è pericoloso
mostrarli ai più piccoli, poiché
si teme che si comportino come i
loro beniamini, senza rendersi
conto che nella vita reale alcune
azioni, innocue in un cartone,
possono rivelarsi pericolose. Innanzitutto, in Europa è abbastanza diffusa l'idea secondo cui i cartoni animati siano riservati esclusivamente ai bambini più piccoli, più o meno fino a 12 anni, e quindi si è convinti che ogni programma non debba superare lo standard di violenza (minimo ovviamente) che a quell'età si può sopportare. In Giappone le cose non stanno affatto così, ed anche ragazzi di 20 anni possono seguire un cartone animato senza alcun problema, proprio perché alcuni di essi sono realizzati appositamente per persone più mature, che si rendono conto senza problemi della distinzione che ci deve essere tra un cartone e la realtà. Di conseguenza, esiste un mercato segmentato in parecchie fette di età e differenti fasce orarie. Ad esempio, "Hokuto no Ken" (Ken il guerriero) è destinato ad un pubblico di 16-20 anni, e per questo motivo non è trasmesso nella fascia oraria pomeridiana, ma in quella serale (20.00-20.30) o ancora più tardi, in piena notte (mezzanotte - 1.00). D'altra parte vanno anche considerate le diverse filosofie e convinzioni dei diversi paesi, ed in Giappone molti pensano che la violenza sia parte integrante della vita stessa, e che quindi sia uno dei compiti dell'educazione non nasconderla o dissimularla ai bambini, proprio per prepararli meglio alla vita ed aiutarli a crescere.
In ciascun paese la censura viene applicata in modo diverso a seconda delle diverse scene. In Francia il disegno animato resta, agli occhi della maggior parte della popolazione, un prodotto riservato ai bambini più piccoli. Per questo motivo le fasce orarie destinate ai cartoni erano il pomeriggio e, nei week-end, anche la mattina. Si tratta quindi di orari specifici per un pubblico composto da bambini di 8-10 anni, che comunque può distendersi fino agli adolescenti ed agli studenti delle scuole superiori. Pertanto non sono mai quelli che seguono un programma che ne chiedono la censura. Così i piccoli spettatori spesso sono rimasti molto contenti di poter guardare programmi molto meno sdolcinati del solito, ed anzi li hanno apprezzati molto, come spesso testimoniato dai dati di ascolto. Contrariamente a quanto si pensa, molti bambini di solito sanno già cosa sono il sangue, l'azione o la violenza, e quindi è l'immagine errata che gli adulti hanno dell'infanzia a porre il problema. Del resto l'organismo che si occupa di giudicare ciò, il celebre Consiglio Superiore dell'audiovisivo (CSA), non è tenuto in considerazione a causa della gioventù di alcuni membri che ne fanno parte. Un altro caso che riguarda la Francia è quello relativo alla rivista "AnimeLand", la più vecchia rivista specializzata nell'animazione e nei manga nel paese. Nel 1998 questa rivista è stata accusata dal procuratore della Repubblica francese col pretesto che la pubblicazione non era dichiarata fra le "Pubblicazioni riservate alla gioventù", ma a chi la conosce appare chiaro che si è trattato appunto di un pretesto per cercare di sospenderne la pubblicazione. A non soffrire del problema sono invece le potenti case editrici americane, che, con i loro recenti disegni animati "per adulti " stanno lentamente cambiando le cose. Questi programmi, associati all'umorismo e ad un linguaggio scurrile e volgare (come ad esempio South Park) sembrano apparentemente innocui, non mostrando la benché minima traccia di scene violente. Per questo motivo, nonostante siano stati da più parti riconosciuti come diseducativi, non sono stati sottoposti a censura, a differenza di quei cartoni giudicati violenti, ma in cui alla violenza si accompagnano spesso ideali e buoni sentimenti. IL PROBLEMA ITALIANO PER LA FRANCIA La
situazione francese è stata
peggiorata dalle manovre
strategiche del gruppo italiano
Mediaset, conosciuto a suo tempo
come Fininvest.
IL COMPORTAMENTO DEGLI STATI UNITI Gli
USA
hanno in particolare delle regole
molto rigorose sui disegni animati
che si applicano dalla produzione.
L'esempio tipicamente citato è
quello della serie animata Batman.
Tipicamente, l'uomo pipistrello è
un personaggio scuro ed
insanguinato che è adulato non
solamente da una popolazione
infantile ma anche adolescente ed
adulta. In quanto alla serie, è
realizzata molto bene, anche se
molte scene ricorrenti appaiono
continuamente. Noterete che ogni
volta che il giustiziere
mascherato fa cadere qualcuno
dall'alto, questo cade sempre
nell'acqua o su un trampolino
(altrimenti la violenza sarebbe
inammissibile).
L'articolo sopra esposto è stato scritto da Ludovic Gottigny, uno dei numerosi fans francesi dei Cavalieri dello Zodiaco.
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